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A colpi di luce: Francesca Errichiello

A colpi di luce: Francesca Errichiello


Ciao, di dove sei, quanti anni hai e da quanto tempo scatti fotografie?
Sono napoletana, ho da poco compiuto 22 anni e scatto fotografie da circa tre anni ma ho cominciato a fare le cose un po’ più seriamente da un anno.

Dai una tua interpretazione al termine “FOTOGRAFIA”
Credo che la fotografia sia un modo per sconvolgere le persone ma non solo. E’ sicuramente un mezzo per esprimere quello che il fotografo sente (o non sente), anche se a volte può non riuscirci. Dipende da che osservatore ha di fronte.

Quali sono i tuoi soggetti preferiti? E come interagisci con loro?
I miei soggetti preferiti sono le persone, in particolare le donne.
Essendo una grandissima adoratrice del periodo che va dagli anni trenta ai sessanta, mi piace trasformare i miei modelli in persone appartenute a quell’epoca. Anche se a volte non lo è, mi piace che tutto sia perfetto, al suo posto, dall’acconciatura, ai vestiti fino all’atmosfera. Con le donne è più facile, ho molte amiche che oltre ad essere bellissime sono molto espressive e si lasciano fare da me quello che voglio, sempre. Al freddo in mezzo alla strada o d’estate con i collant e i vestiti pesanti chiuse in casa, fanno quello che le dico di fare. E il bello è che una volta capito il personaggio in cui immedesimarsi, iniziano a fare tutto da sole; ridono, si divertono o si arrabbiano a comando e senza sembrare mai ridicole.
Infatti quando mi viene voglia di scattare, chiamo sempre le stesse ragazze perché sanno cosa voglio (oppure utilizzo me stessa quando l’idea e l’intenzione arrivano all’improvviso e scatto prima che mi passi la voglia).
Con gli uomini ci ho provato poche volte ma riescono ad essere ancora più espressivi quando si trovano in coppia (con un uomo o una donna), non so perchè.
Gli uomini molto molto molto magri sono più interessanti dei palestrati, quindi preferisco soggetti uomini così.

Digitale o Analogico? Quale significato si nasconde per te dietro questi due termini tanto usati quanto spesso abusati, e qual è il tuo rapporto con essi?
Adoro l’analogico e non so come me la cavo perché devo ancora sviluppare i rullini ma naturalmente sono per il digitale.
In verità sono entrambi attraenti.
Con il digitale è tutto più semplice perché in post-produzione si può fare quasi qualunque cosa.
Probabilmente se mi avessero dato in mano una macchina analogica e mi avessero detto “tieni, fai la fotografa con questa!” o avrei detto di tenersi la macchina fotografica o per imparare ci avrei messo più di dieci anni.
Con la digitale ho imparato subito perché conosco il programma per postprodurle da quando ho tredici anni, quindi benissimo così!
Sono comunque dell’idea che l’analogico resti il mezzo più forte per trasmettere qualcosa,
infatti postproduco le mie foto in modo tale da far credere che siano scattate con un’analogica.

Qual è la tua attrezzatura?
Ho una Nikon D80 da circa un anno e mezzo. Come obiettivi ho un 18-55 mezzo rotto e un 55-200 che è praticamente vergine poiché lo uso una volta ogni 5 mesi ma era incluso nell’offerta quando ho comprato la macchina (usata). Ogni tanto chiedo in prestito il 18-105 al mio ragazzo, il quale mi ha insegnato ad usare una reflex e spronato a fotografare.

Cosa fai quando non scatti fotografie?
Guardo “The X-Files”, gioco alla Playstation, esco o guardo film, sempre gli stessi (di solito con M. Monroe, K. Hepburn, J. Andrews o quelli della Disney).

Una domanda che vorresti ti venisse fatta?
Qual è il segreto per tenerti così in forma?

Sto scherzando!

Un fotografo che ci consigli di tenere d’occhio?
Ce ne sono troppi molto bravi, ognuno diverso dall’altro.
Federica Erra, Katiuscia Bayslak, Salomè Vorfas, Chiara Fersini (in arte Himitsuhana), Elvira Leone, Kirsty Mitchell, Alessandro Mitola e tantissimi altri. Questi, per ora, sono quelli che mi vengono in mente. Tutti diversissimi tra loro e tutti eccellenti fotografi che meritano di avere successo ovunque.

Ringraziamo Francesca per averci dedicato il suo tempo e vi invitiamo a visitare il suo stream flickr: http://www.flickr.com/photos/everything_i_am/

 


Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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