A colpi di luce: Betina La Plante


In via del tutto eccezionale, A COLPI DI LUCE, oggi vi porta a conoscere un’artista argentina e non italiana. Lei si chiama Betina La Plante, e questo è quello che ci ha raccontato.

Di dove sei, quanti anni hai e da quanto tempo scatti fotografie?
Sono Argentina e lì ho vissuto sino agli otto anni, mi sono trasferita poi in Europa e per i ventidue anni successivi ho vissuto in Svizzera, Italia e Inghilterra per poi spostarmi negli Stati Uniti. Ho quarantasette anni e faccio foto, avendo iniziato solo per piacere personale da quattordici anni. Solo da tre anni a questa parte quest’hobby si è trasformato in un passatempo più serio.

I am from Argentina, where I lived until I was 8. I moved to Europe then and spent the next 22 years between Switzerland, Italy and England, before moving to the States. I am 47 years old and have been taking photos, even if only for pleasure, since I was 14. I have only recently, in the past three years, developed the hobby into a more serious pastime.

Dai una tua interpretazione al termine “FOTOGRAFIA”
E’ veramente difficile dare una definizione di fotografia perché per ogni persona a cui viene chiesto significa qualcosa di diverso. E’ un parere personale.
Per me però la fotografia è catturare ciò che “è”, è scegliere cosa si vuole riprodurre della realtà un una forma fisica – un lavoro artistico, se vogliamo – che può essere compreso e a cui può corrispondere emozionalmente.

It’s hard to define photography because it means something different to every person asked. It’s a personal opinion. But for me photography is about capturing what ‘is’, a selective reproduction of reality into a physical form – a work of art, if you will – that one can comprehend and to which one can respond emotionally.

Quali sono i tuoi soggetti preferiti?
Le persone, amo interagire tra me stessa e il soggetto. Mi piacciono tutti i tipi di fotografia ma personalmente quello che mi piace fare è ritrattistica.

People. I love the interaction between the subject and myself. I can appreciate all genres of photography but personally I love shooting portraits.

Digitale o Analogico? Quale significato si nasconde per te dietro questi due termini tanto usati quanto spesso abusati, e qual è il tuo rapporto con essi?
Questa è ‘la’ domanda di questo periodo, no? Ho iniziato scattando con la pellicola e amo terribilmente la sua purezza, dallo scatto allo sviluppo in camera oscura. Non c’è alcun rimpiazzo con il digitale a mio avviso, almeno non ancora. Ad ogni modo la fotografia digitale ha anche lei i suoi meriti; per coloro che non possono sviluppare in camera oscura, il digitale li mette nelle condizioni di avere il completo controllo della post-produzione tramite il computer. Sicuramente, il digitale apre la porta su infinite possibilità che hanno portato la fotografia a livelli in cui non si può più parlare di “fotografia”. Non c’è nulla di sbagliato in questo, ma personalmente preferisco usare il digitale solo per la comodità di poter lavorare immediatamente sulle immagini in post-produzione più di quanto potessi fare quando sviluppavo in camera oscura. In poche parole, lasciare la post-produzione il più pulito possibile – convertire semplicemente, tagliare, schiarire, scurire, contrastare, usare la grana quando la foto lo richiede. Se avessi tempo – e denaro – non scatterei in altro modo che in analogico.
Mio rammarico, la mia Hasselblad è al momento ricoperta dalla polvere inutilizzata…

That is ‘the’ question these days, isn’t it? I started shooting film and have a real love for the purity it affords, from taking the shot to the developing of it in the darkroom. There is no substituting it in my eyes, at least not yet. However, digital photography has its merits too. For those who don’t have access to a darkroom, digital has enabled them to be in complete control of the post process on their computers. Of course, digital has opened the doors to endless possibilities, which in themselves have taken photography to levels where it can no longer be termed ‘photography’. There is nothing wrong with that, but personally I prefer to use digital just for the convenience of immediate access to my images and treat the post process much as I did when I developed my own film. In other words, keep the processing as pure as possible – simple conversions, cropping, dodging and burning, contrast and grain where the image calls for it. If I had the time – and the money – I would shoot nothing other than film. Sadly, my Hasselblad is gathering dust for the time being…

Qual è la tua attrezzatura?
Nikon D300 con un bel po’ di lenti fisse e qualche zoom. Ho anche una Canon 7d che non vedo l’ora di usare di più.
Per quanto riguarda l’analogico invece ho una Nikon F100 da usare con gli stessi obiettivi che utilizzo per la D300, una Nikon FM2, l’ Hasselblad 503cw con un 80mm Carl Zeiss (una macchina magnifica).

Digital: Nikon D300 with several prime lenses and a couple of zoom. I also have a Canon 7d, which I look forward to exploring more.Analogue: I have 2 Nikon F100 bodies and several lenses (also the ones I use with the digital camera), as well as a Nikon FM2 and the Hasselblad 503cw with Carl Zeiss 80mm lens (amazing camera).

6) Cosa fai quando non scatti fotografie?
Sono una madre a tempo pieno e occasionalmente una fotografa. I miei figli vengono prima di tutto.

I am a full-time mother and occasional photographer. My boys come first always.

Una domanda che vorresti ti venisse fatta?
“Mi faresti un ritratto?”
Solitamente sono sempre io a chiedere agli altri se posso fotografarli quindi mi farebbe davvero piacere se invece mi venisse chiesto!

Would you take my portrait?’ Usually it’s me asking to take someone’s portrait so it would be lovely to be asked instead!

Un fotografo che ci consigli di tenere d’occhio?
Ci sono così tanti fotografi da tener d’ occhio che è difficile sceglierne solo uno. Ma se dovessi sceglierne uno, sarebbe allora il mio amico Lee Jeffries.
Ha un talento eccezionale ed è una stella che sta solo iniziando a splendere.

There are so, so many to keep an eye on that it’s hard to pick out just one. But if I have to choose one, then it’s my dear friend Lee Jeffries. He’s an exceptional talent whose star is only just beginning to rise.

Ringraziamo Betina per averci concesso il suo tempo e vi consigliamo di dare un’occhiata al suo stream flickr http://www.flickr.com/photos/betinalaplante/
Grazie a te, cara Giulia. E’ un grande onore per me.


Giulia Muraglia

Giulia Muraglia ventun anni ammiratrice di foto non-stop.

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