Parole che non sono innocue


C’è chi ne è capace e chi no, chi ci riesce e chi rinuncia già prima di provare.
Staccarsi dai luoghi, intendo.
Staccarsi dalle cose, dalle persone, da quello che non possiamo avere.
Staccarsi da quello che tentiamo così ostinatamente di tenerci vicino, da quello che non fa per noi.
Ecco, io non ho mai smesso di invidiare quelli che sanno staccarsi, che tagliano fili, che non si legano, che non considerano, che non stanno tanto lì a ricamare sul perchè delle cose; quelli che non si soffermano, che voltano le spalle, che fanno finta di niente.
Io invece eccomi lì a metterci sempre il cuore, anche solo un pezzettino.
In ogni cosa, con ogni persona.
Poi le cose non vanno come vorremmo, le persone spesso deludono, ma io non riesco a non mettercelo il mio cuore.
E ogni volta me ne torno a casa con un pezzettino in meno e, se mi volto indietro a guardare, se solo faccio attenzione, posso contare ad uno ad uno tutte le parti che ho lasciato andare, tutte le piccole cose che ho permesso agli altri di afferrare.
Parole che ho spedito, canzoni che ho dedicato, semplici pensieri.
Ricordi che ho custodito, ore, pomeriggi.
Dicono che è così che si fa, dicono che si ama davvero quando si dà, perchè, ecco quando doni una cosa nessuno te la può rubare, è tua per sempre, non la perdi più.
Non lo so se sia davvero così, non lo so se un giorno tirerò le fila e mi sentirò fortunata per tutto quello che ho dato, che ho regalato; non lo so se i ricordi e le immagini ben stampate nella mente mi faranno sentire ricca e riusciranno a rendermi quei piccoli pezzi che oggi non trovo più.
Non lo so.
Però se c’è una cosa che ho capito è che la vita è strana: non sai mai chi puoi incontrare dietro l’angolo, chi può bussare alla tua porta se solo trovi il coraggio di lasciarla aperta, vivi il tuo oggi e non immagini nemmeno chi potrebbe esserci domani, non immagini che qualcosa di insignificante può in un attimo diventare insostituibile, che chi non hai mai notato può trasformarsi in tutto il tuo mondo.
No, nemmeno a pensarci con tutto l’ingegno possibile lo potremmo immaginare.
Perchè, se così fosse, certe sorprese non sarebbero così stupefacenti, certi momenti non li rimpiangeremmo con così tanta nostalgia e certe ricordi non ci farebbero ancora male al cuore. Anche se passano, anche quando passano.
Perchè, come spesso mi ricorda qualcuno, non importa se ho la gola bruciata, non importa quella fine stonata.
“L’importante è che sia stata una splendida giornata…”

 


Alice Innocenti

Alice Innocenti, ventun anni, amante delle parole. Di ogni tipo di parola. "Nella vita vera non posso cancellare, tornare indietro, ripensare a quello che ho detto, correggerlo. Allora scrivo. Per prendermi la rivincita sulle parole. Per raccontare come sarebbe andata se avessi scelto quelle giuste".

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