Carissimi ormai ci ho preso gusto a mandarvi cartoline dai luoghi che visito la domenica e sapete ora dove mi trovo? Sono a Fiume, o Rijeka se preferite, e mi sto godendo questo sole spettacolare alla faccia vostra ancora ricamata dai segni del cuscino e i capelli seguono ordini biologici ingovernabili fino all’ora di pranzo.
Per svegliarvi un po’ ci vuole qualcosa di più forte di un caffè, più estremo di qualsiasi doccia fredda. So io cosa ci vuole. Siete pronti per la vostra dose domenicale di arte ?
Oggi vi parlo di un artista capitolino, uno che non ha bisogno di farciture e ciliegine per essere annunciato, timido sì ma sempre al posto giusto quando c’è odore di street art.
Sto parlando di Lucamaleonte e ve ne parlo con molto piacere, viste le sue doti che tutti ormai conosco non solo a Roma ma anche in Europa, dove porta in giro la street art made in italy.
Il suo quartier generale è Roma, dove ha compito i suoi studi presso l’Accademia delle Belle Arti, e le sue incursioni si distinguono da tutto il resto perché Lucamaleonte, classe 1983, semina il suo talento su poster, stencil e tele, dove il suo universo quasi esclusivamente in bianco e nero si ritaglia uno spazio tra i segni visibili della civiltà urbana in continuo cambiamento.
Alcuni suoi personaggi provengono dalla nostra tradizione culturale del passato, come le figure di putti rinascimentali realizzate assieme ai suoi colleghi Sten&Lex qualche anno fa o la neoclassica scultura di Canova “La Maddalena penitente” riprodotta su stencil e poster a Roma ma anche altrove. Altre creature, strane davvero con sembianze di animali, sembrano essere state forgiate dalla mano di un abile artigiano pop surrealista, come nella serie “untitled” per la Fabrica Fluxus di Bari.
E poi mica potevo farvi mancare il suo pezzo forte, il suo Bestiario, ovvero la sua collezione di animali e scheletri fantasticamente disegnati in ogni singolo dettaglio con cui rende partecipe chi osserva della sua creatività minuziosa che fa impallidire qualsiasi esperto di anatomia animale.
Sciacquatevi il viso prima di dare un’occhiata alle nostre immagini, cialtroni che non siete altro!
Buona Domenica!

Zelda

Mi chiamano Zelda, come la principessa dei Nintendo, come Zelda Sayre Fitzgerald, come Beautiful Zelda della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Sono alta quanto una mela della Val di Non, sono impertinente come i miei capelli e mi nutro di street art, quella roba di cui vi parlo la domenica quando avete il cervello quadrato e parlate di rigori e schedine. Non potrete fare a meno di me.

• 

Commenti

commenti