Ora che finalmente sta per arrivare la bella stagione, sento già le rondini scalpitare e i fiori drizzare gli steli, andrò a cercare ispirazione al parco, magari a Villa Borghese dove, tra muscoli a penzoloni e famigliole con cestini e tovaglie a quadri, mi verranno in mente le parole giuste per continuare a tenervi compagnia nelle vostre noiose e sugose domeniche. Mi vedo già con il computer, distesa sul prato, con la crema spalmata sul viso, mentre dei mocciosi brufolosi giocano con la palla alle mie spalle e gli amanti della domenica portano a spasso i loro ormoni.
Ancora per questa domenica però vi scrivo dal mio letto, nella mia stanza colorata a sfondo bianco ospedale o aula di prima elementare. A proposito di colori oggi vi segnalo un artista francese, Remed, uno che con i colori scherza volentieri. I suoi lavori sono stati ospitati in varie gallerie del mondo, dalla Galerie Geraldine Zberro di Parigi fino alla Brooklynite Gallery di New York mentre in Italia siamo in pochi a conoscerlo.
Su grandi superfici murarie, su tele e stampe serigrafate, il suo tratto è particolarmente distinguibile da quel pizzico di Art Nouveau che piace: l’unione cromatica di Remed è una ricerca verso labirinti e trame del corpo umano a cui l’occhio non può sottrarsi e più ci si addentra nei colori più il labirinto diventa un fantastico percorso figurativo scomponibile, come dei lego.
Le sue figure umane intrecciate sono tasselli simbolici di una cosmologia emotiva che si muove per contrapposizioni: odio e amore ma anche staticità e movimento sono gli elementi che predominano nei suoi capolavori.
Godetevi le immagini che abbiamo scelto per voi, sono adatte anche ai daltonici.
Buona domenica da Zelda!
Zelda
Mi chiamano Zelda, come la principessa dei Nintendo, come Zelda Sayre Fitzgerald, come Beautiful Zelda della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Sono alta quanto una mela della Val di Non, sono impertinente come i miei capelli e mi nutro di street art, quella roba di cui vi parlo la domenica quando avete il cervello quadrato e parlate di rigori e schedine. Non potrete fare a meno di me.
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