Non abbiamo ancora digerito lo zucchero a velo dei pandori, le nocciole dei torroni stanno proprio lì tra il fegato e il pancreas, la credenza è ancora piena zeppa di chiacchiere e castagnole (o struffoli nella versione da Roma in giù) carnevalesche che già nei supermercati volano uova e colombe pasquali ricoperte di cioccolato, di zuccherini, di canditi e altre fantastiche leccornie a cui non possiamo sottrarci. Proprio no. Belli e appetitosi nel loro involucro di plastica colorata o nelle scatole di cartone di varie marche e modelli, arrivano a casa nostra dopo un giretto sul carrello tra il reparto dei latticini e quello della pasta, dopo essere passati sul nastro a raggi x che codifica il loro lato b, dopo una dormita nel portabagagli per poi finire nelle nostre maniglie dell’amore che faticano a scomparire quando è quasi ora della prova costume.
Siamo ancora a febbraio e per la prova costume avete ancora tempo, ingozzatevi pure tanto a disintossicarvi ci pensiamo noi con le nostre selezioni di street art che non troverete nell’uovo di pasqua. Proprio no.
Ambientalisti, animalisti e pollici verdi accomodatevi pure sulle vostre poltrone e sedie girevoli, oggi vi sorprenderemo parlandovi di un giovane artista francese, un tale Ludo, il quale ha tappezzato Parigi con i suoi poster giganti, un universo di carta e colla che abbiamo visto anche sui muri di alcuni quartieri della nostra capitale in occasione della sua prima personale a Roma, Nature’s Revenge, presso la Wunderkammern, conclusasi qualche giorno fa.
Guardando le immagini che abbiamo selezionato per voi vedrete che nei lavori di Ludo gli elementi naturali corrompono il metallo grigio di marchingegni come microchip e corazze con cui sembrano essere stati forgiati: insetti, farfalle e alberi riprendono il loro spazio vitale e così la tecnologia che sembra impedire la loro esistenza è in realtà una provocazione alla mente umana, la quale sottomette la natura alle leggi razionali che hanno accompagnato la rivoluzione industriale e l’innovazione tecnologica di ogni giorno.
Le sue creature verdi sono spavalde ed intrepidi caricature di un mondo che rivive grazie al colore e alla fantasia di un artista che ci fa vedere il rapporto tra l’uomo e la natura attraverso una lente d’ingrandimento insolita: la street art.
Buona domenica!
Zelda
Mi chiamano Zelda, come la principessa dei Nintendo, come Zelda Sayre Fitzgerald, come Beautiful Zelda della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Sono alta quanto una mela della Val di Non, sono impertinente come i miei capelli e mi nutro di street art, quella roba di cui vi parlo la domenica quando avete il cervello quadrato e parlate di rigori e schedine. Non potrete fare a meno di me.
I nuovi lavori di Ludo | Organiconcrete
12 dicembre
[…] “animalesco”. Ordem e progreso e E-Lepidoptera sono i titoli delle due ultime opere che Ludo ha realizzato a Parigi, ovvero una farfalla gigante su un container in sosta lungo la Senna, luogo […]