Domenica in strada: Phlegm


Sarà difficile oggi riuscire a farvi allontanare da quei mostri zuccherosi farciti di uvetta, canditi, nocciole e persino cioccolato, che tanto rallegrano le vostre maniglie dell’amore.
Eppure, anche con la pancia piena verrete a cercarci, neanche voi riuscirete a fare a meno della nostra ormai tradizionale rubrica domenicale in cui si parla di street art.
Oggi vi portiamo in Inghilterra, esattamente a Sheffield, nel quartier generale di un artista eccezionale che ha iniziato la sua carriera disegnando fumetti, per poi approdare nel mondo dei murales con grande successo.
Phlegm, che vuol dire muco in inglese, è il nome dello street artist di questa edizione natalizia, un artista che ama cimentarsi sui grandi spazi urbani, come fabbriche abbandonate e costruzioni di vario genere. Dotato di uno stile inconfondibile, ovvero l’influenza della dip pen con cui generalmente realizza le sue illustrazioni,  Phlegm dà vita a una moltitudine di soggetti e città quasi esclusivamente in bianco e nero, tecnica questa che gli consente di accentuare la linea prospettica, attraverso la quale viene fatto filtrare lo sguardo dei passanti fin dentro le parti meno visibili dei suoi lavori.
In ogni sua rappresentazione l’essere umano si trova a dovere fare i conti con delle situazioni che appaiono sospese, in bilico tra la realtà e l’immaginazione. Proprio per questo, i suoi lavori sui muri fanno venire in mente le opere di Hieronymus Bosch, in cui lo sguardo si perde a cercare dettagli minuziosi; così, molti dei suoi personaggi, sembrano provenire da un universo figurativo medievale, essi sono creature gigantesche, accuratamente definite, che irrompono tra gli angoli degli edifici, dove invece di notte si nascondono.

 


Zelda

Mi chiamano Zelda, come la principessa dei Nintendo, come Zelda Sayre Fitzgerald, come Beautiful Zelda della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Sono alta quanto una mela della Val di Non, sono impertinente come i miei capelli e mi nutro di street art, quella roba di cui vi parlo la domenica quando avete il cervello quadrato e parlate di rigori e schedine. Non potrete fare a meno di me.

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