A colpi di luce: Valentina Sarritzu


La rubrica A COLPI DI LUCE, ha scovato per voi un’altra grande artista.
Abbiamo intervistato per voi Valentina Sarritzu.

Ciao Valentina, di dove sei, quanti anni hai e da quanto tempo scatti fotografie?
Sono nata a Cagliari, ho 20 anni e scatto da 3 anni circa.

Dai una tua interpretazione al termine “FOTOGRAFIA”
Non voglio sembrare poetica perchè non lo sono. Fotografia è tutto quello che non riesco a dire a parole. A volte è uno sfogo, il modo più semplice per capire o essere capita senza spiegazioni; altre volte è un modo per catturare attraverso un’immagine un odore, il vento fra i capelli, una sensazione, triste o serena che sia, per ricordarla nel tempo altrimenti è un modo per cambiare la realtà, trasformare quel momento in qualcosa che non è stato, leggere ogni volta che si riguarda quella fotografia qualcosa che non avevi visto e decidere cosa ricordare.

Perché se fossimo stati bestie, avremmo saputo benissimo che non avevamo da parlare; ma lì, al contrario, parlare si doveva, ed era inutile, giacché c'interessava qualcosa che non si risolve con i discorsi.

Quali sono i tuoi soggetti preferiti?
I volti, le parti del corpo, gli sconosciuti, le lenzuola. Può essere tutto, l’importante è che mi colpisca in quel particolare momento.

Digitale o Analogico? Quale significato si nasconde per te dietro questi due termini tanto usati quanto spesso abusati, e qual è il tuo rapporto con essi?
Entrambi. Io scatto in digitale e la postproduzione per me è parte integrante del processo creativo, mi permette di rendere quel pezzetto di realtà più personale e ritoccare pasticci ma non sempre ci riesco. Allo stesso tempo, sono innamorata dell’analogico. Da due mesi circa ho ripreso in mano una compatta analogica 35mm, la macchina dell’infanzia, con cui scatto senza pensare le cose che mi piacciono e che vedo in giro. L’analogico è magico, ha dei colori che il digitale non è in grado di riprodurre e mi piace non sapere in tempo reale se la foto è bella, questo mi permette di gustarmi quel momento. Ho ancora molto da imparare con il digitale e non me la sento di prendere seriamente l’analogico.

Qual è la tua attrezzatura?
Una Canon 450 D, un 50 mm 1.8 che mi fa dannare, un 18-55 ormai inutilizzato e una compatta analogica Olympus AF- 10 SUPER.

Cosa fai quando non scatti fotografie?
Mangio, dormo, guardo film e telefilm, penso alle foto che vorrei scattare, costringo qualcuno a visitare posti a me nuovi della città e organizzo più viaggi di quelli che fortunatamente faccio.

Una domanda che vorresti ti venisse fatta?
Come stai? Chiesto con sincerità e interesse però.

Un fotografo che ci consigli di tenere d’occhio?
Giulia Muraglia.

Potete ammirare altri suoi lavori sul suo stream flickr  http://www.flickr.com/photos/v_ortice_/

 


Giulia Muraglia

Giulia Muraglia ventun anni ammiratrice di foto non-stop.

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