La rubrica A COLPI DI LUCE, ha scovato per voi un’altra grande artista.
Abbiamo intervistato per voi Valentina Sarritzu.
Sono nata a Cagliari, ho 20 anni e scatto da 3 anni circa.
Quali sono i tuoi soggetti preferiti?
I volti, le parti del corpo, gli sconosciuti, le lenzuola. Può essere tutto, l’importante è che mi colpisca in quel particolare momento.
Digitale o Analogico? Quale significato si nasconde per te dietro questi due termini tanto usati quanto spesso abusati, e qual è il tuo rapporto con essi?
Entrambi. Io scatto in digitale e la postproduzione per me è parte integrante del processo creativo, mi permette di rendere quel pezzetto di realtà più personale e ritoccare pasticci ma non sempre ci riesco. Allo stesso tempo, sono innamorata dell’analogico. Da due mesi circa ho ripreso in mano una compatta analogica 35mm, la macchina dell’infanzia, con cui scatto senza pensare le cose che mi piacciono e che vedo in giro. L’analogico è magico, ha dei colori che il digitale non è in grado di riprodurre e mi piace non sapere in tempo reale se la foto è bella, questo mi permette di gustarmi quel momento. Ho ancora molto da imparare con il digitale e non me la sento di prendere seriamente l’analogico.
Cosa fai quando non scatti fotografie?
Mangio, dormo, guardo film e telefilm, penso alle foto che vorrei scattare, costringo qualcuno a visitare posti a me nuovi della città e organizzo più viaggi di quelli che fortunatamente faccio.
Un fotografo che ci consigli di tenere d’occhio?
Giulia Muraglia.
Potete ammirare altri suoi lavori sul suo stream flickr http://www.flickr.com/photos/v_ortice_/
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