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A colpi di luce: Martina Giammaria

A colpi di luce: Martina Giammaria


Ennesimo appuntamento con la rubrica A COLPI D LUCE.
Abbiamo intervistato per voi Martina Giammaria.

Ciao Martina, di dove sei, quanti anni hai e da quanto tempo scatti fotografie?
Ciao Alessandro, sono originaria di Anagni, ma è Roma la città in cui vivo e che sto per abbandonare. Direzione Milano (e già l’idea che sia più piccola di Roma mi fa star male), ultima tappa prima di lasciare l’Italia. Verso dove ancora non l’ho scoperto. Ho 35 anni e non ci crede nessuno, ma sto già decisamente assumendo degli atteggiamenti da signora. Scatto dal mio nono compleanno, giorno in cui i miei genitori mi regalarono la mia prima macchina fotografica… non dicono così tutti i fotografi? In realtà è una cazzata. Tutti scattano fotografie dall’infanzia, le gite scolastiche alle medie, gente che si sfascia alle feste alle superiori.. ma il momento in cui PROGETTI arriva molto più tardi. Io ho iniziato a progettare da pochissimi anni.

Dai una tua interpretazione al termine “FOTOGRAFIA”
Strumento attraverso cui mi sto definendo. Ho detto in un’altra intervista che è un buon mezzo per evitare lo psicanalista, ma non è del tutto vero. Ti porta anche ad averne bisogno.

Quali sono i tuoi soggetti preferiti? E come interagisci con loro?
Vorrei non doverlo dire, ma sono le donne. Donne come se piovesse, donne ovunque, belle di una bellezza sporca. Quando da bambina giocavo a Barbie sognavo che si animassero e che eseguissero ogni ordine della loro signora e padrona, cioè io (in quel caso immaginavo scene porno con Ken, o con l’altra Barbie con i capelli corti che impersonava il maschio). Ecco è così che vorrei interagire con loro, io comando, loro eseguono. In realtà lascio loro tutta la libertà di essere quello che vogliono.

Digitale o Analogico? Quale significato si nasconde per te dietro questi due termini tanto usati quanto spesso abusati, e qual è il tuo rapporto con essi?
E’ vero, se ne parla troppo. Chi se ne frega, qualsiasi cosa pur di raggiungere i propri scopi, dipende solo dal contesto.

Qual è la tua attrezzatura?
Principalmente una reflex ed una compatta analogiche. Poi tutto quello di cui potrei aver bisogno.

Cosa fai quando non scatti fotografie?
E’ un brutto momento per chiedermelo, sto attraversando una fase di scarsa vita sociale. Diciamo che leggo, studio fotografia, inglese, guardo film e un sacco di serie e cerco idee per i miei lavori futuri.

Una domanda che vorresti ti venisse fatta?
“Duemila euro per quella tua foto, ok?”

Un fotografo che ci consigli di tenere d’occhio?
La mia amichetta Valeria Cherchi (www.poveralice.it)

Ringraziamo Martina per averci dedicato il suo tempo e vi rimandiamo al suo sito: http://www.martinagiammaria.com/

 


Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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